IL NOSTRO CONSIGLIO IN BREVE
Negli ultimi anni si parla molto di protezione solare, ma alcuni falsi miti sembrano duri a morire. C’è ancora chi pensa che i fototipi scuri non abbiano bisogno del solare, o che esista davvero uno “schermo totale”.
Per aiutarti a scegliere in modo consapevole, abbiamo raccolto le domande più frequenti e smontato le convinzioni più rischiose, con il supporto della nostra Comunità Scientifica.
Con la crema solare ci si abbronza? Anche con fattori di protezione alti?
Sì, anche utilizzando un solare con SPF alto è possibile abbronzarsi. La sua applicazione riduce il rischio di causare danni alla pelle; al contrario l’uso di un fattore di protezione basso solo per abbronzarsi più velocemente può causare eritemi e scottature, se non conseguenze ancor più serie.
Esistono solari che proteggono totalmente?
La risposta è no. Non esiste un solare che ci protegga al 100% dalla radiazione UV. E’ bene ricordare che il solare, per quanto fondamentale, non è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per proteggere la salute della nostra pelle. Bisogna anche adottare dei comportamenti corretti: utilizzare indumenti protettivi, fare attenzione a idratarsi a sufficienza prima, durante e dopo l’esposizione solare, evitare di stare sotto al sole nelle ore centrali, prestare particolare attenzione a chi ha la pelle più sensibile e reattiva come i bambini e i neonati.
Se ho la pelle già abbronzata posso non mettere la protezione?
No, la pelle va protetta sempre. L’intensità dell’abbronzatura dipende dal tipo di pelle e dalla sua capacità di produrre la melanina. L’abbronzatura è una risposta naturale della nostra pelle al sole che non ci garantisce una protezione da tutti i danni causati dai raggi UV. Anche i fototipi più scuri devono proteggersi con un prodotto solare adatto.
Anche se sembra di scottarsi meno quando siamo abbronzati, dobbiamo ricordarci che i danni del sole non sono solo quelli immediatamente visibili (scottatura e arrossamento), ma anche altri più severi a lungo termine, come il fotoinvecchiamento, dai quali la pelle non riesce a proteggersi da sola soltanto per il fatto di essere abbronzata.
È necessario applicare una crema protettiva anche quando ci sono le nuvole?
La risposta è sì. Quando il cielo è solo velato passa circa il 98% dei raggi. Inoltre anche il suolo irradia: la neve riflette fino all’82%, la sabbia il 17%, l’acqua il 5%, l’erba il 3% e persino il cemento riflette il 3% dei raggi. Ecco perché è importante applicare sempre una crema protettiva.
È corretto fare delle lampade solari per preparare la pelle all'esposizione solare?
No: il lettino non prepara la pelle perché i raggi della lampada sono solo UVA, mentre i raggi solari dai quali dobbiamo proteggerci sono anche UVB.
Si può usare il solare avanzato dall’estate scorsa?
Se è aperto da più di qualche mese, meglio sostituirlo: la protezione potrebbe non essere più efficace.
Ecco perché è importante controllare l’etichetta del solare verificando il PAO (period after opening), che indica la validità del prodotto dopo l’apertura. Lo si trova indicato con un’icona che ritrae un vasetto con il coperchio sollevato e la durata è espressa in mesi. Se leggi ad esempio “6M” significa che il prodotto può essere utilizzato entro i 6 mesi dall’apertura.
Dopo quella data, non è possibile essere sicuri che il fattore di protezione indicato in etichetta sia rimasto lo stesso.
La crema resistente all'acqua va riapplicata dopo il bagno in mare o in piscina?
Certamente. Una crema resistente all'acqua, anche detta water resistant, garantisce una maggior protezione e permanenza sulla nostra pelle mentre stiamo facendo il bagno. Tuttavia va riapplicata perché a causa dell’azione dell’acqua la sua efficacia può risultare ridotta.
Perché la texture e la consistenza delle creme solari è così importante?
In un prodotto solare non sono importanti solo i filtri UV ma anche l’intera formula. La scelta dei giusti oli, emulsionanti e polimeri consente di ottenere formule efficaci e piacevoli da applicare: ricordiamo che la frequenza e la modalità con cui si applica il solare ne condiziona l’efficacia (leggi per approfondire). E’ naturale che se la texture del prodotto è adatta al nostro tipo di pelle saremo predisposti a riapplicarlo con la giusta frequenza (ogni 2 ore e dopo i bagni).
Il solare spray funziona meno del solare in crema?
Non è solo l’SPF a fare la differenza, ma anche la quantità e il modo in cui applichiamo il prodotto. I solari spray, soprattutto quelli invisibili, sono pratici ma più difficili da dosare in modo uniforme. Le formule in crema, invece, sono spesso più ricche e resistenti, e permettono un’applicazione più controllata. Qualunque sia la texture che preferisci, ricorda: per proteggerti davvero, applica sempre il solare in modo generoso e ripetuto.
Basta la crema solare per proteggersi dal sole?
La risposta è no. Per proteggere la nostra pelle dobbiamo adottare dei comportamenti prudenti (ne abbiamo parlato qui) e osservare un’alimentazione sana e bilanciata particolarmente ricca di antiossidanti, in grado di contrastare i radicali liberi generati anche dalla radiazione solare (leggi per approfondire).
Le creme solari bloccano la produzione di Vitamina D?
No, l’uso del solare non impedisce la sintesi di vitamina D. Esporsi al sole per brevi periodi ogni giorno - anche solo viso e mani - è sufficiente per stimolarla, senza rinunciare alla protezione. Nei casi in cui i livelli di Vitamina D fossero bassi, il consiglio è semplice: continua a proteggerti e, se serve, integra con la dieta o un supplemento. Mai esporsi troppo e senza filtri: i rischi superano i benefici.
Le creme solari hanno un impatto sull’ambiente marino?
Ricerche scientifiche recenti hanno evidenziato che i nostri mari si trovano in grave difficoltà. Oltre alla plastica, all’inquinamento e alla pesca intensiva, si è visto che altri fattori possono alterare la flora e la fauna marine.
I primi studi di valutazione del potenziale impatto negativo delle creme solari disperse nell’acqua evidenziano che alcune di queste formulazioni possono distruggere o danneggiare alghe e coralli. Sulla base di queste evidenze, alcune destinazioni turistiche quali Palau, l’arcipelago della Micronesia, le isole Hawaii e la Florida, hanno deciso di vietare l’uso di solari contenenti sostanze nocive per il mare.
Esistono dei solari che rispettano sia la pelle sia l’ambiente marino?
La risposta è sì.
Gli studi sopra citati evidenziano come due filtri solari in particolare (Oxybenzone e Octinoxate) siano dannosi per l’ambiente acquatico, in particolare per i coralli. Scegliere prodotti solari ecosostenibili con le giuste caratteristiche e che non contengano Oxybenzone e Octinoxate è sicuramente un’azione corretta per preservare la nostra salute e quella del pianeta. Prediligi quindi prodotti water resistant e formulati per ottimizzare la resa dei filtri, bilanciando emulsionanti, oli e polimeri.
Ricorda che ciascun tipo di pelle ha delle esigenze diverse e necessita di trattamenti personalizzati per viso e corpo, prima, durante e dopo l’esposizione al sole.
Il tuo farmacista di fiducia è in prima linea per fornirti consigli pratici ma autorevoli che possano aiutarti a prenderti cura della tua salute e bellezza.
La protezione solare è un gesto di cura, non solo estetica ma di salute.
Scegli il solare più adatto a te con l’aiuto della nostra Comunità Scientifica: in farmacia o sul nostro sito trovi tutte le soluzioni pensate per la tua pelle